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Gran Loggia d'Italia degli ALAM

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Gran Loggia d'Italia · 22 Settembre 2018 - 16:46

La Loggia Carducci sostiene la formazione fisioterapica per i pazienti emofilici

La Loggia Giosuè Carducci di Firenze ha donato 1.000 euro all’Associazione Toscana Emofilici per sostenere la formazione professionale dei fisioterapisti. Un gesto concreto di solidarietà per migliorare la qualità della vita dei pazienti emofilici in tutta la regione.

La Loggia Giosue Carducci 1206 di Firenze il 7 agosto scorso ha effettuato una donazione di 1000 euro all’ATE (Associazione Toscana Emofilici). Il contributo è stato consegnato dal  Maestro Venerabile Sr:. Valeria Succi che si è recata al Policlinico di Careggi (Firenze) ad incontrare la sig.ra Elisabetta Nardini, Presidente dell’associazione da 3 anni, per consegnare nelle sue mani la somma che la Loggia Carducci ha stanziato dal proprio fondo destinato alla solidarietà.
L’emofilia è una malattia genetica, caratterizzata da una grave insufficienza nella coagulazione del sangue. Nei pazienti emofilici è difficile la formazione del coagulo e quindi l’arresto di una eventuale emorragia. La ricerca, grazie anche all’Ingegneria Genetica, ha aumentato l’efficacia della terapia ma, specialmente in passato, non sono stati rari i casi di morte.
I ripetuti sanguinamenti articolari (emartri) sono responsabili di un’artropatia che è la principale causa di morbilità legata all’emofilia. L’artropatia emofilica infatti è una patologia estremamente invalidante caratterizzata dal progressivo, dolente, deterioramento articolare che nelle fasi avanzate può arrivare anche all’anchilosi.

Una corretta fisioterapia è in grado di migliorare la qualità della vita di questi pazienti e di cambiare radicalmente l’approccio preventivo (specie per bambini e adolescenti) e terapeutico (adulti). L’intervento della Loggia Carducci si è mosso in questa direzione. La cifra stanziata servirà per finanziare il progetto “La fisioterapia nell’emofilico: studio e applicazione” volto a formare fisioterapisti sul territorio. L’ATE si prende infatti cura di oltre 300 pazienti emofilici (il 75% degli ammalati Toscani) e non tutti hanno la fortuna di risiedere nei Centri Universitari come Firenze dove esistono fisioterapisti appositamente preparati. La fisioterapia per l’emofilia richiede manovre particolari che non si possono improvvisare, ci spiegava Elisabetta Nardini, e formare dei fisioterapisti sul territorio significa aumentare competenza e professionalità in Toscana, oltre a ridurre le spese per gli spostamenti necessari per la cura, di famiglie già duramente provate per la malattia del proprio caro.
La Presidente ci ha informato che l’ATE fu fondata a Firenze nel 1975. Attraverso noi ha voluto ringraziare l’amica Rita Langelotti Alfano. Fondatrice dell’Associazione e vero motore della stessa, e soprattutto, chiedendo scusa per eventuali dimenticanze, il Dr. Giancarlo Castaman, Primario del Centro Regionale per le coagulopatie congenite di Firenze ed il suo staff composto dalle D.sse Linari e Pieri nonché dalla d.ssa Melchiorre, addetta alle indagini strumentali; medici ma soprattutto persone che sono vicine con amore, professionalità e competenza alle famiglie dell’ATE.
Per l’occasione la Loggia Carducci ha dedicato una frase del Fr:. Goethe : ”Tratta le persone come se fossero ciò che vorrebbero essere e le aiuterai a diventare ciò che possono essere”.
La Presidente ha sentitamente ringraziato per il Contributo che permetterà di migliorare l’assistenza e la qualità della vita dei pazienti emofilici; si è inoltre detta felice di aver potuto conoscere, attraverso la Loggia Carducci di Firenze, l’attenzione, la sensibilità e la disponibilità umana della G::L:.d:.I:..

 

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Pubblicato in: Eventi, Firenze, Notizie dai Territori, Toscana

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