Giovanni Ghinazzi
Gran Maestro dal 1962 al 1986, Giovanni Ghinazzi ha rilanciato la Gran Loggia d’Italia con visione e forza. Fu promotore dell’iniziazione femminile, delle relazioni internazionali e del rinnovamento interno, guidando l’Obbedienza in una fase di espansione e riconoscimento a livello europeo.

Un nuovo corso per la Gran Loggia d’Italia
Giovanni Ghinazzi ha segnato una svolta decisiva nella storia della Gran Loggia d’Italia, guidando l’Obbedienza dal 1962 al 1986 con una visione salda, inclusiva e innovativa, in un’epoca di grandi sfide interne ed esterne.
Assunse dapprima il ruolo di Gran Maestro, per poi essere chiamato a ricoprire anche la carica di Sovrano Gran Commendatore, unendo così in sé le due massime funzioni. Con il suo carisma e la sua energia, seppe rilanciare l’azione massonica su scala nazionale e internazionale, dando impulso all’apertura verso il mondo profano e alla crescita interna dell’Istituzione.
Promosse con convinzione l’ammissione delle donne nella Massoneria, attuando concretamente l’orientamento progressista della Gran Loggia d’Italia. Rafforzò le relazioni estere, curando in particolare i legami con le Obbedienze aderenti a CLIPSAS e CATENA, delle quali la nostra Comunione è cofondatrice.
Grande attenzione fu dedicata alla struttura delle Camere Tecnico-Professionali, considerate da Ghinazzi come spazi di riflessione e confronto sui temi sociali, etici e culturali. La sua azione contribuì a una stagione di rinnovata partecipazione, con un sensibile aumento degli iscritti in tutta Italia.
Uomo di salda rettitudine morale e di forte spirito operativo, già Generale dell’Aviazione, portò nella Massoneria la concretezza del comando e la passione del costruttore, guidando con fermezza l’Istituzione anche nei momenti più difficili, come durante gli attacchi mediatici e giudiziari seguiti allo scandalo P2.
Sotto la sua guida, la Gran Loggia d’Italia ottenne oltre quaranta riconoscimenti da parte di Obbedienze estere, affermandosi come una delle realtà massoniche più solide e rispettate d’Europa.