La Gran Loggia d’Italia degli A∴L∴A∴M∴ si inserisce nella società con un approccio di apertura e dialogo, operando nel rispetto delle istituzioni e delle realtà con cui si confronta. I rapporti nazionali si sviluppano lungo tre direttrici fondamentali: il confronto con le Obbedienze Massoniche Regolari, la netta distinzione dalle Obbedienze Spurie e il dialogo con le Istituzioni Religiose
Il dialogo con le Obbedienze Massoniche Regolari
Come dimostrano i recenti dialoghi avviati con diverse organizzazioni massoniche liberali, la Gran Loggia d’Italia degli A∴L∴A∴M∴ si propone di proseguire il confronto con le altre Obbedienze Massoniche Regolari presenti in Italia, sempre nel rigoroso rispetto delle proprie peculiarità.
Questo impegno di dialogo è oggi più che mai finalizzato a:
- Manifestare un comune impegno nella promozione degli alti valori massonici condivisi dalle Obbedienze.
- Difendere la Massoneria dalle ricorrenti manifestazioni antimassoniche, che spesso si rivelano virulente e strumentali.
La netta distinzione dalle cosiddette Obbedienze Spurie
Il nostro Paese è caratterizzato dalla proliferazione di gruppi massonici, un fenomeno incontrollato e incontrollabile a causa dell’assenza di una disciplina normativa specifica sulla libertà di associazione, che pure è garantita dall’Articolo 18 della Costituzione.
Sebbene siano in corso tentativi di regolamentazione del partito politico, elemento che finora ha ostacolato una disciplina normativa più ampia, non è ipotizzabile un intervento del legislatore nel breve periodo. Di conseguenza, la Gran Loggia d’Italia mantiene un atteggiamento di assoluta chiusura – sia in termini di riconoscimento che di dialogo – nei confronti di quei gruppi c.d. massonici che non offrono alcuna garanzia di serietà e stabilità.
È pertanto indispensabile:
- Mantenere alta l’attenzione nei confronti di tali gruppi.
- Ribadire con fermezza la differenza sostanziale tra la Gran Loggia d’Italia e queste iniziative spurie, qualora fosse necessario.
Il confronto con le Istituzioni Religiose
La Massoneria non è una religione, perché non possiede dogmi né persegue la salvezza dell’anima, ma si propone come un cammino di conoscenza progressiva volto a sviluppare la capacità di discernere con sicurezza tra il Bene e il Male.
Pur essendo una realtà laica, la Massoneria è per sua natura indagatrice del Sacro e, proprio per questo, non può essere antireligiosa. Da qui nasce la sua apertura al dialogo con tutte le confessioni religiose, nel rispetto reciproco.
Negli ultimi tempi si è consolidata l’idea che esista una via della pace di matrice religiosa, secondo la quale ai vertici delle Chiese spetta il compito di inculcare la pace nei propri fedeli. In questo nuovo e suggestivo scenario, la voce laica della Massoneria può offrire un contributo significativo, rafforzando questa tendenza e consolidando, in particolare, i rapporti con la Chiesa Cattolica, che di recente ha mostrato un’apertura nei confronti del mondo latomistico.
La Gran Loggia d’Italia è dunque costantemente impegnata a realizzare una collaborazione tra uomini di buona volontà, nella convinzione che i mali della società moderna risiedono nell’indifferenza, nella divisione e nella separazione, che ostacolano ogni autentico tentativo di costruzione. La pace dei cuori rende tutto possibile.
i mali della società moderna risiedono nell’indifferenza, nella divisione e nella separazione, che ostacolano ogni autentico tentativo di costruzione. La pace dei cuori rende tutto possibile.

Nei luoghi deserti
noi costruiremo con nuovi mattoni.
Ci sono macchine e mani
e creta per nuovi mattoni
e calce per nuovo cemento.
Dove i mattoni sono crollati
noi costruiremo con nuove pietre.
Dove le travi sono marcite
noi costruiremo con nuovo legno.
Dove la parola non è pronunciata
noi costruiremo un nuovo linguaggio.
C’è un lavoro comune
e una fede per tutti,
un compito per ognuno,
ogni uomo ha il suo lavoro.
Thomas Stearns Eliot